Ecocardiografia da Stress nel Follow-up dei Pazienti Pediatrici con Cardiopatia e Sospetta Patologia Coronarica

Il nostro primo progetto di Ricerca è già partito.

Il progetto valuta il ruolo dell’ecocardiografia da stress nei pazienti con cardiopatia.

L’esame consiste nell’esecuzione di un ecocardiogramma durante infusione di un farmaco – Dobutamina. La Dobutamina agisce sul cuore mediante stimolazione del sistema nervoso simpatico con effetto simile a quello indotto dallo sforzo fisico. 

Durante l’esame sono controllati:

  • l’’ecocardiogramma
  • l’elettrocardiogramma
  • la pressione arteriosa
  • la comparsa di eventuali sintomi/complicanze

L’esame serve per riconoscere l’eventuale presenza di un’ischemia miocardica indotta dallo stress e la presenza di riserva contrattile (o “miocardio vitale”), in presenza di una ridotta funzione ventricolare sinistra,

Tali informazioni sono clinicamente utili in alcune categorie di pazienti (ad esempio in quelli sottoposti a trapianto cardiaco o a reimpianto coronarico) per valutare il rischio cardiologico e per la definizione delle più appropriate strategie terapeutiche.

Lo studio preliminare prevede l’esecuzione di circa 40 esami

10

Pazienti Post intervento di switch per trasposizione delle grandi arterie

10

Pazienti Post trapianto di cuore

10

Pazienti con malattia di Kawasaki

5

Pazienti con cardiomiopatia

5

pazienti con cardiomiopatia

Il protocollo dell’esame prevede la presenza di due medici (un dirigente medico ed un borsista dedicato), e viene eseguito secondo il seguente protocollo:

ESECUZIONE DELL’ESAME: 

1. Eseguire ecocardiogramma di base. 

2. Inizia l’infusione di dobutamina a 5 γ/kg/min (la velocità viene precedentemente calcolata con apposita tabella per dosaggio individualizzato). 

a. Medico 1: Controllo costante del tracciato elettrocardiografico. 

b. Medico 2: Esecuzione Ecocardiogramma. 

c. Infermiere: Monitoraggio del tempo rilevando ogni 3 minuti i PV e segnandoli nell’apposita tabella dei dosaggi. 

3. In accordo con l’équipe medica, infermiere passa ad infusione ai γ/kg/min successivi (10 γ/kg/min in questo caso). Si continua così aumentando i γ di infusione ogni 3 minuti dopo aver rilevato i PV fino ad un massimo di 40 γ/kg/min (vedi schema qui di seguito).

4. Fase di recupero: Sospendere infusione. Continua la monitorizzazione ogni 3 minuti come in precedenza (elettrocardiogramma ed ecocardiogramma) fino alla normalizzazione dei PV. 

 Alla fine dell’esame il paziente deve attendere circa un’ora in sala d’attesa per precauzione, nel caso si manifesti qualche sintomatologia tardiva; almeno un accesso venoso verrà mantenuto fino alla dimissione.

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